domenica 26 settembre 2010

ci vedo, dunque scrivo, vino, bevo, vendemmio

dopo un buon mesetto di vista annebbiata da una sacca di siero dietro la retina (se ne è andata per fortuna da sola) riprendo la scrittura su questo blog che ho veramente trattato male negli ultimi tempi. Ho dato sicuramente più spazio alla vanga (anche se in verità nel nostro orto della Giudecca non la uso da tempo) e comunque ho approfondito di più le attività pratiche.
Oggi è stato giorno di vendemmia con i compagni di spiazziverdi e con gli amici-colleghi dell'associazione "Laguna nel Bicchiere le Vigne Ritrovate". Abbiamo vendemmiato il rosso-mix alle Zitelle, abbiamo caricato tutto in barca e siamo andati in cimitero! Sembra strano ma è così, anche in cimitero, all'isola di S. Michele e più precisamente nel convento dove fino a qualche anno fa c'erano i francescani c'è un orto con vigna e soprattutto una cantina degna del suo nome.
Abbiamo pigiato a mano (con i piedi), mangiando e bevendo tutti insieme, una vera festa insomma. Se il vino è come quello dell'anno scorso sarà sicuramente un buon bere, uve trattate biologicamente, no solfiti, un vino ruspante che sa proprio di sale, di sole, di storia millenaria.
Alla prossima

1 commento:

  1. Ma come è successa una roba del genere?
    Cazzo!

    Anni ed anni fa un continuo ondeggiare di glicemia (causa vita urbana, sovrappeso, fumo, alcool, voglia di credere al mondo com'era ante-crisi..) mi porto' alle soglie del diabete con un paio di crisi iperglicemiche ed un problema anche alla vista, simile al tuo... Ci ho messo mesi, ma ne sono uscito forever. Salvo che ora sto diventando pian piano allergico ad un sacco di cibi. Salvi da 'na parte, t'arriva dall'altra. Cazzo.

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